L'ampolla di Asclepio - La cervicalgia
di Roberto Merante e William Giordano
I membri del Club di Asclepio erano assorti nel profumo del the al gelsomino, gustandosi questo appuntamento mensile. Quella sera era presente oltre a me, Thomas Karinskij, il medico teorico del gruppo, il mio amico Wilhelm Schneider. Quest’ultimo era famoso per aver imparato la sublime arte del massaggio nel suo peregrinare nel mondo.
"Thomas perchè
la muscolatura del collo così facilmente si altera
e così difficilmente guarisce?". Di fronte
ad una domanda così improvvisa posai la tazza
e presi la pipa (ricordandomi immediatamente a quale
vendetta sarei stato sottoposto se avessi osato accenderla!).
"Vedi Wilhelm La colonna cervicale ha il compito
di sorreggere il capo garantendo allo steso tempo la
massima mobilità nello spazio. Caratteristica
di questo tratto è la prevalenza del canale
vertebrale1
che deve accogliere la parte più larga del midollo
spinale. I legamenti ed i muscoli sono posizionati in
modo da garantire un massimo controllo nel movimento
di tutte le vertebre. Questo controllo è così
prezioso e delicato che una sua alterazione può
alterare l’equilibrio di tutta la colonna vertebrale."
Esordì Wilhelm: "Dunque nel caso in cui
il dolore cervicale sia causato da contratture, da blocchi
muscolari, stress, errate posture lavori manuali ripetuti
(micro contratture ripetute tipiche di chi lavora alla
catena di montaggio, o chi lavora per ore al computer
maneggiando il mouse) e sport particolarmente pesanti
che vanno appunto ad interessare la zona del collo e
delle spalle è utile avvalersi di un buon massaggiatore,
in quanto il suo lavoro è deputato a trattare
in modo profondo le fibre muscolari e conseguenti blocchi
dolorosi e contratti."
"Certamente ma nel caso di un dolore in fase acuta
il muscolo può essere contratto da un infiammazione2,
che come sai, ha alla base un aumentato flusso sanguigno
nel tessuto. Trattandola con le tecniche manuali non
si rischia di peggiorare la situazione? Non sarebbe
il caso di ricorrere ad una terapia farmacologica?"
"Caro Thomas come sempre vuoi fare l’avvocato
del diavolo! Sicuramente il dolore cervicale diventa
più complicato nel momento in cui si accertano
problematiche legate a traumi o stiramenti improvvisi
oppure ad ernie o protrusioni discali, con conseguente
cervicobrachialgia3,
con dolori che si irradiano alle spalle alle braccia
sino alle dita delle mani. In questo caso il massaggio
non può dare un valido aiuto , a causa del forte
dolore, della rigidità della colonna e della
forte componente infiammatoria, può comunque
dare un po’ di sollievo se praticato in forma
leggera e accompagnato ovviamente da un buon trattamento
farmacologico."
Mentre diceva queste
cose osservai il suo sorriso attraverso il vapore che
usciva dalla tazza: "Sono sicuro che vuoi aggiungere
qualcosa. Non fare il timido…. Continua!"
"Visto il tuo invito aggiungerei che in questo
caso possono essere molto utili alcune tecniche usate
dall’Osteopata4,
o Chiropratico5
atte a riequilibrare in modo meccanico le alterazioni
sopra indicate con tecniche manipolative mirate, precedute
da trazioni mobilizzazioni e pressioni andando a smuovere
i dischi vertebrali restituendo loro un po’ della
mobilità flessibilità perdute, inducendo
una riduzione del dolore con conseguente diminuzione
dell’infiammazione"
"Eh Bravo! Ma questo vale per i muscoli
cinetici6
che hanno il compito di muovere il capo ed il collo,
che sono posti anche sotto il controllo volontario pur
partecipando alla postura di queste aree, insomma lo
strato muscolare superiore come il trapezio e sternocleido
mastoideo. Ma cosa mi dici dei muscoli posturali che
hanno il compito di opporsi alla forza di gravità
di mantenere in asse le articolazioni vertebrali e hanno
una funzione di equilibrio del sistema Capo-Collo.
Per esempio una manipolazione scorretta come influenza
i muscoli propri di atlante
ed epistrofeo7
che regolano il sincronismo necessario tra posizione
della testa e posizione degli occhi nella messa a fuoco
della vista? Non si rischia di peggiorare la postura
della persona?"
Ci fu un minuto di silenzio mentre Wilhelm sorseggiava dalla sua tazza e poi posandola mi disse: "Solitamente il trattamento viene poi accompagnato dall’insegnamento di alcuni esercizi di mantenimento da fare a casa, molto utili per consolidare poi i risultati ottenuti e mantenere una discreta mobilità che, specialmente nel paziente anziano, viene persa molto più velocemente rispetto a uno più giovane. Il paziente in ogni caso non viene mai manipolato nella fase di dolore acuto, e va comunque sempre fatta una distinzione tra il dolore indotto da un problema meccanico e quello infiammatorio la cui manipolazione è eventualmente riservata ai medici o ai fisioterapisti." Fece una pausa fissandomi negli occhi e riprese: "Come ben sai i trattamenti mirati con tecniche come reflessologia plantare, digitopressione, shiatsu e particolari tecniche di pressione prolungata su punti dolorosi detti trigger points, sono da preferire in caso di forte iperemia8 locale poiché non vengono usate tecniche di frizione, impastamento, percussione ecc. Queste tecniche oltre a liberare in breve tempo il paziente dal dolore, riducono notevolmente anche le tensioni o spasmi muscolari permettendo al paziente di rimettersi in tempi brevi, salvo problematiche gravi a livello meccanico quali degenerazione del disco intervertebrale, artrosi ecc. Se poi viene associata dal medico un trattamento con le tecniche di agopuntura cinese o di auricoloterapia9 direi che il quadro è completo!"
Come per sottolineare
quanto appena detto il nostro pianista cominciò
a suonare e dissi: "Direi che Beethoven sottolinea
bene il tuo pensiero!"
"Grazie, ma per fortuna conosci la medicina meglio
della musica visto che è il concerto n.1 di Bach"
Mi rifugiai sorridendo in un altra tazza di the!
Tavole illustrate
Fig. 1 - Apparato osteo-articolare del tratto cervicale
del rachide
Fig. 2 - Muscolatura superficiale
Fig. 3 - Muscoli cinetici